MAROCCO NEWS

La verità su Guerguerat

15 marzo 2017

Nota informativa : La verità su Guerguerat, nel Sud del Regno del Marocco

Lo scorso agosto 2016 nell’ambito della guerra al traffico illecito di droga, armi, infiltrazioni terroristiche e addirittura di esseri umani che tutti sappiamo essere la facciata delle organizzazioni e gli elementi attivi nella cornice del terrorismo internazionale che operano nella regione del Sahel, il Regno del Marocco ha intrapreso un’operazione nell’estremo sud del Regno per neutralizzare tali elementi, attivi nella zona tristemente conosciuta come “Kandahar”, al confine con la Mauritania. Un’operazione svolta con la conoscenza delle autorità della Mauritania e la MINURSO.

Considerato l’intenso flusso di merce e di persone, in provenienza dall’Europa e dal Marocco non soltanto verso la Mauritania e l’Africa sub-sahariana ma anche verso i campi profughi di Tindouf (in Algeria) e viceversa, che transitano attraverso il valico di Guerguerat da 20 anni.

Viste le difficoltà a causa delle critiche condizioni e dalla totale mancanza di infrastrutture stradali adatte al trasporto di mezzi pesanti e leggeri dal valico di Guerguerat fino alla frontiera con la Mauritania, ossia su una distanza di circa 5 km

Viste le insistenze e le ripetute proteste da parte dei trasportatori e passeggeri,

Le autorità della regione di Dakhla-Ouad-Eddahab hanno deciso di asfaltare il tratto interessato.

Dopo l’avvio dei lavori, il Fronte Polisario, in chiara violazione del cessate il fuoco, ha mobilitato un gruppo armato che ha minacciato e costretto i lavoratori civili dell’impresa costruttrice ad interrompere i lavori.

Oltre a questa violazione, hanno anche bloccato i mezzi che trasportavano prodotti deperibili, causando gravi danni e perdite a cittadini marocchini.

Tale azione, accompagnata dalla presenza minacciosa di questi elementi armati in una zona smilitarizzata secondo l’articolo militare n°1 firmato nel 1991, ha provocato uno stato di insicurezza e di tensione in tutta la regione, costringendo il Marocco a schierare elementi della polizia e gendarmeria per garantire la sicurezza dei cittadini marocchini e stranieri in transito attraverso il valico di Guerguerat.

Il risultato di questa situazione inédita è la presenza di elementi armati del Polisario, faccia a faccia con la polizia e la gendarmeria del Marocco, ad appena una distanza di 120 m.

Malgrado la presenza della MINURSO, il pericolo di un solo sparo d’arma da fuoco potrebbe scatenare un confronto bellico dalle imprevedibili dimensioni e conseguenze.

Non vi è dubbio che la gestione di una situazione critica come questa richiede un alto livello di saggezze e capacità di autocontrollo.

Considerate le intenzioni del Marocco, fin dall’inizio pacifiche, e in linea con lo stesso spirito, SM il Re Mohammed VI ha espresso la sua preoccupazione al Segretario Generale dell’ONU sig. Antonio Gutierres viste le sistematiche provocazioni degli elementi del Polisario.

SM il Re, con la sua lungimiranza, saggezza ed amore per la pace, ha deciso un ritiro unilaterale del contingente di polizia e di gendarmeria.

Ebbene evidenziare che tale iniziativa è stata salutata con favore dal Segretario dell’ONU, nonché dai membri permanente del consiglio di sicurezza dell’ONU (USA – Francia – Russia e Gran Bretagna), dall’UE e da molti paesi nel mondo.

Questa iniziativa ha permesso di superare la tensione e favorire eventuale intervento dell’ONU per riportare la situazione allo stato precedente, e creare un clima favorevole alla ricerca di una soluzione pacifica, giusta e duratura a questa vicenda che dura da troppo tempo.

Ciò nonostante restano evidenti le provocazioni del Polisario che, in violazione dell’accordo militare n°1, si ostina a creare nuovi posti militari in questa zona.

Ci auguriamo che l’ONU possa portare il Polisario alla ragione, a smantellare i nuovi appostamenti militari, che servono da copertura al traffico illecito di armi droga e di esseri umani, e che minacciano la libera circolazione e la stabilità della regione.

Ci chiediamo, quindi, se il motivo di tanto fastidio e nervosismo per il Polisario sia dovuto al fatto di asfaltare i 5 km di strada per facilitare il trasporto di merce e persone oppure all’operazione condotta dal Marocco per neutralizzazione i trafficanti di droga, armi ed esseri umani, nonché i terroristi infiltrati?

E come ci ha abituati il Polisario alla mistificazione della realtà, alla disinformazione e alla falsificazione della verità, anche in questo episodio conferma tale pratiche.

Un comportamento testimoniato da tutti gli osservatori internazionali, dagli specialisti ed esperti del Maghreb, tra i quali l’eminente senatore degli Stati Unite d’America Lincoln Diaz Balart, del quale condividiamo con Lei il suo video intervento al congresso americano https://vimeo.com/207620837

A tale riguardo e per comodità abbiamo il piacere di trasmetterLe in allegato la trascrizione in lingua italiana del discorso del Senatore.

bandiera Marocco