MAROCCO NEWS

Relazioni Marocco-Italia

18 maggio 2017

Rabat, 17/05/2017 – La Presidente dell’Unione interparlamentare Italia-Marocco, Eleonora Cimbro, ha comunicato, martedì a Rabat, la ferma volontà di entrambi i Paesi di rafforzare le relazioni bilaterali nel quadro del dialogo euro-mediterraneo, e di far fronte alle sfide comuni. In occasione dell’incontro con il 3° Vice Presidente della Camera dei Consiglieri, Hamid Kouskous, la Cimbro ha sottolineato le riforme importanti che il Marocco ha conosciuto in diverse aree, plaudendo, inoltre, alla stabilità del Regno.

Durante tale incontro, che è stato l’occasione per esaminare molte questioni regionali e internazionali di interesse comune, la Presidente Cimbro ha citato gli sforzi compiuti dall’Italia per favorire l’integrazione dei marocchini in Italia.

Da parte sua, Kouskous ha elogiato il livello delle relazioni di partnership strategica tra il Marocco e l’Italia, ricordando che la visita di Sua Maestà il Re Mohammed VI nella Penisola nell’aprile 2000 ha aperto prospettive promettenti in grado di rafforzare le relazioni bilaterali, al servizio degli interessi comuni dei due Paesi e dei popoli amici.

Kouskous ha poi esaminato il processo di riforme intraprese dal Regno in diversi ambiti e che ha permesso la creazione di un modello democratico e di sviluppo rappresentativo di un’eccezione nella regione, esortando a coniugare gli sforzi per far fronte alle sfide comuni legate alla lotta al terrorismo, alla consacrazione della sicurezza e della pace, al trattamento di questioni relative alla migrazione e alla realizzazione dello sviluppo sostenibile.

Sulla questione del Sahara marocchino, il responsabile ha sottolineato l’importanza della proposta marocchina d’autonomia, come soluzione equa e realistica per porre fine a questo conflitto regionale artificiale sulle Province del Sud, nel quadro della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale del Regno. La proposta marocchina, che gode del sostegno della comunità internazionale – ha ricordato – contribuirà alla costruzione dell’Unione maghrebina (con i suoi 5 Paesi), come potenza attiva nella regione e partner forte e essenziale dell’Unione europea (UE).