MAROCCO NEWS

Elezioni marocco: Dichiarazioni e reazioni

11 ottobre 2016

Washington 09/10/2016

Stati Uniti d’America: impegno continuo a favore dei processi democratici

Un parere positivo è stato espresso anche dagli Stati Uniti d’America, il cui Dipartimento di Stato si è congratulato col Regno per il suo « impegno continuo a favore dei processi democratici, come dimostrato in occasione delle elezioni parlamentari del 7 ottobre”.

“Formuliamo l’augurio di continuare la nostra partnership con il governo e il popolo del Marocco, in uno spirito di rispetto reciproco e di cooperazione”, ha aggiunto la diplomazia americana.

Madrid, 10/10/2016

Spagna: Esemplare lo svolgimento delle elezioni del 7 ottobre

Il governo spagnolo ha definito “esemplare” lo svolgimento delle elezioni del 7 ottobre, sottolineando come tale evento dia un’immagine “chiara” dell’impegno degli attori politici e delle istituzioni in Marocco a favore del processo di riforme guidate da Sua Maestà il Re Mohammed VI.

Le elezioni legislative del 7 ottobre costituiscono “una tappa importante sulla strada del consolidamento delle riforme lanciate da S.M. il Re Mohammed VI” ha dichiarato il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy. Questi si è poi congratulato con il governo e le istanze pubbliche marocchine per il corretto svolgimento di questa scadenza elettorale.

Quai d’Orsay: la vitalità democratica del Marocco

Per il Quai d’Orsay, le elezioni del 7 ottobre riflettono “la vitalità democratica del Marocco”. La posizione della Francia è stata confermata dal Senato che ha sottolineato come le elezioni abbiano dimostrato “la maturità e la solidità” della democrazia marocchina. Quanto al clima di trasparenza e regolarità che ha caratterizzato le elezioni nel Regno, il Presidente Christian Cambon e i membri del gruppo di amicizia Francia – Marocco del Senato francese hanno affermato che il Marocco è “un esempio di pace e di stabilità in una regione segnata da conflitti e scontri”.

Bruxelles  : ulteriore tappa nel consolidamento del programma di riforme che il Regno ha intrapreso nel 2011

Bruxelles  le elezioni del 7 ottobre hanno avuto una risonanza ampiamente positiva. Per l’Unione europea le elezioni legislative “rappresentano un’ulteriore tappa nel consolidamento del programma di riforme che il Regno ha intrapreso nel 2011″. L’UE segna così il suo forte sostegno al processo democratico in Marocco, sottolineando di voler lavorare con il nuovo governo per rafforzare la sua partnership in tutti i settori.

Londra, Roma, Ginevra e Berlino, gli opinionisti hanno seguito le elezioni con grande interesse perché il Marocco costituisce, ai loro occhi, “un’eccezione” democratica nella regione. Le loro opinioni convergono nel sottolineare l’unicità del modello marocchino. Tutti hanno sottolineato come queste elezioni siano un pietra miliare nel processo di consolidamento della democrazia in Marocco e come siano la perfetta dimostrazione del corretto funzionamento delle istituzioni nazionali nel quadro del progetto riformista condotto con tenacia e coraggio da Sua Maestà il Re Mohammed VI.

Per l’eurodeputato francese Gilles Pargneaux, che presiede il gruppo di amicizia UE – Marocco al Parlamento europeo, il clima di trasparenza e forza democratica in cui si sono svolte le elezioni del 7 ottobre conferma l’unicità del modello marocchino “in una regione dove la democrazia è violata”. “Con queste elezioni abbiamo ormai la conferma, il Marocco è una vetrina democratica del mondo arabo”, ha affermato Pargneaux in un intervento trasmesso alla MAP. Questi ha affermato che “la trasparenza e la regolarità del processo elettorale hanno confermato la capacità delle autorità marocchine di organizzare la vita democratica del Paese, in un contesto regionale molto complicato”. Per questo deputato europeo, rimasto ammirato soprattutto dal “bell’edificio istituzionale che simboleggia il processo democratico sereno e  determinato iniziato dal Paese nel 1999″, il Marocco dispone oggi di un'”architettura atta a far funzionare la sua vita democratica a pieno regime e a dimostrare la sua rilevanza per i marocchini”, in una perfetta simbiosi con la monarchia incarnata da Sua Maestà il Re Mohammed VI.