12 settembre 2023
Fonte:
Intervista dell’Ambasciatore del Regno del Marocco con l’agenzia di stampa italiana Nova.
Marocco: ambasciatore Balla, colpiti da solidarietà ricevuta dall’Italia dopo sisma
Roma, 11 set 16:27 – (Agenzia Nova) – Il Marocco è colpito dallo straordinario sentimento di solidarietà, amicizia e vicinanza che sta ricevendo ogni giorno da parte degli italiani dopo il devastante terremoto di magnitudo 6.8 che ha colpito le regioni centrali del Marocco lo scorso 8 settembre, causando finora 2.681 morti. Lo ha dichiarato l’ambasciatore del Marocco in Italia, Youssef Balla, durante un’intervista ad “Agenzia Nova”. Ripercorrendo le prime ore dopo il violento sisma, l’ambasciatore si è detto “colpito dalla rapida e spontanea reazione da parte delle autorità italiane e della società civile, che sin dal primo momento hanno mostrato la volontà di aiutare”. “L’Italia è stata tra i primi Paesi a farlo e noi siamo profondamente colpiti dalle generose proposte di aiuto dettate anche da storici e forti legami tra i due Paesi”, ha proseguito il diplomatico, chiarendo che la situazione attuale “implica la necessità di individuare e identificare i bisogni concreti sul campo, che saranno poi comunicati agli amici italiani”.
“Al momento è necessario liberare le strade e facilitare l’accesso affinché si possa arrivare ovunque con aiuti umanitari e medici e questo sta avvenendo grazie alle capacità nazionali”, ha detto l’ambasciatore, evidenziando la piena operatività delle strutture ospedaliere “che per fortuna non sono state colpite”. Parlando della situazione sul campo, il diplomatico ha spiegato che si tratta di una zona geografica difficile. “Non è un centro urbano, parliamo di 1.500 o 2.000 metri di altitudine in alcuni casi. Ci sono ancora alcuni centri abitati con strade dissestate e i militari devono ristabilire gli accessi”, ha precisato il diplomatico.
“Finora non è stata fatta una valutazione economica dei danni ma è certo che sono considerevoli: tante persone sono rimaste senza casa e nella città di Marrakech c’è anche il danno al patrimonio architettonico, artistico e culturale”, ha detto il capo della rappresentanza diplomatica, commentando i danni subiti dalla medina di Marrakech, patrimonio dell’Unesco le cui mura del XII secolo hanno subito ingenti danni a causa del sisma. Il Marocco non ha tuttavia aspettato di terminare le operazioni di salvataggio per parlare di ricostruzione. “Già durante la riunione presieduta dal re Mohammed VI due giorni fa ha messo sul tavolo un piano che comprende anche la ricostruzione delle città e l’apertura di un fondo dedicato alle zone colpite”, ha detto Balla. “Sicuramente i terremoti precedenti che hanno colpito il Regno, anche se di intensità minore, hanno portato a un miglioramento delle costruzioni e hanno consentito di salvare molte vite”, ha concluso l’ambasciatore, ricordando i precedenti terremoti che hanno colpito l’area, tra cui quello di magnitudo 5.8, avvenuto nel 1960 ad Agadir e che fece circa 15 mila vittime. (Res)
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