11 febbraio 2022
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Energia: Ambasciatore Marocco Balla, politiche transizione richiedono cooperazione
Roma, 10 feb 18:22 – (Agenzia Nova) – Lo “sviluppo di politiche per la transizione energetica, la lotta al cambiamento climatico, la mitigazione e l’adattamento richiede il coordinamento tra le diverse istituzioni, in particolare nella nostra regione Euro-mediterranea”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore del Marocco in Italia, Youssef Balla, al webinar “Transizione energetica – Rinnovabili, una scelta imprescindibile per il futuro del pianeta”. Nel corso dell’intervento, il diplomatico ha sottolineato che “la crisi del settore energetico si inserisce in un quadro particolarmente difficile, segnato da stravolgimenti climatici, conflitti e più recentemente dalla crisi pandemica da Covid-19”. Inoltre, ha proseguito Balla, “in questo già poco rassicurante scenario un miliardo di persone vive senza accesso all’elettricità, aumentano la povertà e le disuguaglianze spingendo milioni di persone alla migrazione di massa. Fenomeni globali che richiedono strategie globali”.
Il Marocco, “consapevole” delle sfide nel settore energetico, “ha adottato il concetto di Sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni (economica, sociale ed ambientale), e il nostro impegno risale a diversi decenni fa, organizzando per due volte la Cop a Marrakesh nel 2001 e nel 2016”, ha aggiunto l’ambasciatore Balla. Il Marocco “è certamente tra i più ambiziosi Paesi del continente africano e, come l’Italia , deve affrontare imponenti problemi di sicurezza energetica e cambiamento climatico. Per soddisfare il crescente fabbisogno energetico interno e rispondere all’accelerazione economica e sociale degli ultimi decenni – ha chiarito -, abbiamo definito una nuova ed ambiziosa strategia energetica basata su fonti pulite, efficienza energetica ed integrazione regionale, che ha dimostrato la sua rilevanza ed efficacia”. La strategia illustrata “ha consentito al Marocco di diventare in pochi anni leader a livello africano nel campo delle energie rinnovabili, quando fino a qualche tempo fa eravamo totalmente dipendente dall’import di combustibili fossili (petrolio e gas)”, ha affermato il diplomatico durante il webinar.
Attualmente, il Marocco conta “su un potenziale idroelettrico stimato in 3,8 gigawatt, un potenziale di sfruttamento eolico di 25 Gw, e un enorme potenziale solare, equivalente a 20 Gw”, ha detto l’ambasciatore Balla. Le riforme adottate dal Regno hanno permesso di “migliorare il clima imprenditoriale e ad attrarre investimenti, privati e pubblici, e creare posti di lavoro”. Con uno sguardo proteso al futuro, le autorità di Rabat hanno recentemente consegnato alle Nazioni Unite la nuova strategia energetica a lungo termine, “elevando l’obiettivo di raggiungere l’80 per cento del mix energetico da fonti rinnovabili entro il 2050 e il 70 per cento entro il 2040”. “Siamo totalmente in linea con la strategia adottata e il continuo calo del costo delle energie rinnovabili e dello stoccaggio favorisce la direzione intrapresa dal mio Paese. Il nuovo piano prevede notevole riduzione dell’utilizzo delle centrali termoelettriche convenzionali, l’aumento dell’utilizzo dei mezzi elettrici nell’industria, nell’edilizia e dei trasporti e il potenziale sviluppo dell’idrogeno verde. Tutto ciò , inoltre, consentirà di stimolare l’economia circolare, ridurre e valorizzare i rifiuti, sviluppare ecosistemi agricoli e forestali sostenibili. Prevediamo anche una nuova generazione di città intelligenti, grazie all’integrazione delle tecnologie dedicate alla transizione digitale nei diversi settori socio-economici”, ha proseguito.
Con abbondanti risorse solari, un enorme potenziale da 20GW, un potenziale eolico stimato di 25 mila megawatt, 3,5 GW idroelettrico e una posizione strategica nel cuore di un crocevia energetico (con connessione alla rete elettrica spagnola tramite due linee di 400kV/700MW), “il Marocco offre molte opportunità di investimento nel settore dell’energia solare termica e fotovoltaica”, ha spiegato l’ambasciatore del Marocco in Italia, citando il piano solare diretto dall’agenzia Masen, il complesso solare a Ouarzazate, e il parco eolico a Tarfaya, nel sud del Paese. Il Marocco ha poi avviato un “ambizioso programma nazionale e sviluppato una consolidata partnership internazionale per la produzione di idrogeno da fonti pulite e contiamo di intercettare il 4 per cento della domanda globale”. “La prossimità geografica con il continente europeo, gli impianti di produzione rinnovabile già presenti nel territorio del Paese e i bassi costi di produzione dell’elettricità rendono il Marocco un ideale candidato alla produzione di idrogeno verde anche al fine dell’esportazione in Europa e quindi alla creazione di un sistema energetico integrato fra le due sponde del Mediterraneo”, ha concluso. (Res) ©️ Agenzia Nova – Riproduzione riservata