MAROCCO NEWS

CIMO: A favore della strategia del Marocco

20 maggio 2015

Lisbona, 19 Maggio 2015  I Ministri dell’Interno del Mediterraneo occidentale, riunitisi martedì a Lisbona, hanno accolto con favore la strategia marocchina in materia di gestione dei flussi migratori, e di lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata.

Nella dichiarazione finale, che ha concluso i lavori della 16° Conferenza dei ministri degli Interni del Mediterraneo Occidentale (CIMO), i ministri si sono felicitati delle iniziative inedite e coraggiose prese dal Marocco nella gestione dei flussi migratori, soprattutto attraverso operazioni straordinarie di regolarizzazione dei migranti in condizioni di soggiorno irregolare e la loro integrazione nel tessuto socio-economico.

In tale occasione hanno inoltre sottolineato il ripetersi ricorrente di incidenti tragici accaduti recentemente nel Mediterraneo e hanno  ricordatola perdita di vite umane, ribadendo che le varie edizioni della CIMO hanno riaffermato l’importanza della circolazione delle persone nello spazio del dialogo 5 + 5 nel rispetto dei diritti umani e di quelli dei migranti.

I ministri hanno inoltre ribadito il fatto che la questione dell’immigrazione richiede un approccio globale, integrato, concertato ed equilibrato da parte degli organismi internazionali, regionali e sub regionali come avviene nel quadro della CIMO e nello spirito di cooperazione solidale e di co-sviluppo, come previsto in particolar modo dalla Dichiarazione di Rabat del luglio 2006 che ha avviato il processo di Dialogo euro-africano sulla migrazione e lo sviluppo.

Per quanto riguarda la questione della lotta al terrorismo, i Ministri del Mediterraneo occidentale hanno evidenziato la necessità di considerare il fenomeno dei combattenti terroristici stranieri (foreign fighters). Hanno consigliato, a tal proposito, di promuovere lo scambio d’informazioni sulle persone in grado di recarsi nelle aree di conflitto e quelle che sono in zone di conflitto e che ritornano nei loro Paesi d’origine, ai sensi delle risoluzioni ONU e ispirandosi al Memorandum di Marrakech-La Haye sulle buone pratiche nella lotta ai combattenti terroristici stranieri, adottato nel quadro del Forum Globale  contro il terrorismo.

Hanno inoltre sottolineato la necessità di cooperare nella lotta alla radicalizzazione e il reinserimento delle persone coinvolte.

Inoltre, la Dichiarazione di Lisbon, ha lanciato un appello in favore della promozione di un approccio globale che integri, nel quadro della lotta al terrorismo, la giustizia sociale, lo sviluppo, la lotta alle povertà, la precarietà e l’esclusione sociale, la prevenzione e la risoluzione dei conflitti, basati sullo stato di diritto e tenendo conto delle vittime del terrorismo.

Si tratta inoltre di promuovere misure per lottare contro l’intolleranza, gli stereotipi negativi, la stigmatizzazione e la discriminazione, l’incitamento alla violenza e la violenza fondata sulla religione o le convinzioni.

Considerando che il reato cui gli Stati membri della CIMO si confrontano sta diventando sempre più organizzato e dotato di reti d’azione sofisticate, i ministri degli interni hanno convenuto sulla necessità d’intensificare la cooperazione tra i servizi competenti dei Paesi membri della CIMO, in particolare la condivisione delle informazioni che contribuiscono all’individuazione e allo smantellamento delle reti della criminalità organizzata.

Il Ministro dell’interno, Cherki Drais  ha rappresentato il Marocco in tale conferenza, a capo di una delegazione composta in particolare da Driss El Jouahri e Hamid Chabar, rispettivamente Wali, direttore generale degli Affari interni e Wali, Direttore della cooperazione internazionale del Ministero degli Interni, così come l’ambasciatore del Marocco a Lisbona, Karima Benyaich.

La Conferenza dei Ministri del Mediterraneo occidentale, creata all’interno del Dialogo 5 + 5 è un forum informale di concertazione multilaterale tra i Paesi della sponda nord del Mediterraneo (Spagna, Francia, Italia, Malta e Portogallo) e del Maghreb (Marocco, Libia, Algeria, Mauritania e Tunisia) su temi legati alla cooperazione per la sicurezza, in particolar modo la lotta al terrorismo, il traffico di stupefacenti, l’immigrazione clandestina e la gestione delle crisi.

Il Marocco aveva già ospitato due riunioni della CIMO, rispettivamente nell’aprile 1996 e nell’ottobre 2005.