6 marzo 2019

Rabat 06/03/2019- La comunità cristiana nel Regno del Marocco vive la sua fede “in completa libertà e in un’atmosfera di pace e fraternità”, ha affermato Mons. Cristóbal López Romero, Arcivescovo di Rabat.

“Esprimiamo la nostra gioia di essere cristiani, di poter vivere la nostra fede in Marocco liberamente e in un’atmosfera di pace e fraternità con il popolo marocchino”, ha detto López Romero in una dichiarazione all’agenzia di stampa MAP.

l’Arcivescovo di Rabat, in questo senso, ha espresso il suo ringraziamento, e quello dei cristiani cattolici, a Sua Maestà il Re Mohammed VI, Comandante dei Credenti, per “darci l’opportunità di ricevere Papa Francesco, di vivere in unità con la chiesa universale, per vivere nella gioia e condividere la stessa fede in un Dio misericordioso “.

“Noi, i cristiani cattolici in Marocco (Chiesa cattolica), esprimiamo la nostra soddisfazione per avere tutta la libertà di culto, tutta la libertà di praticare la nostra religione. Ringraziamo Sua Maestà il Re, Comandante dei credenti e il popolo marocchino che ci accoglie “, ha detto.

Il vescovo Cristóbal López Romero ha anche sperato che la prossima visita di papa Francesco nel Regno possa essere l’occasione per dimostrare che “possiamo vivere insieme come fratelli e sorelle e come parte della stessa famiglia”.

“Ringraziamo Sua Maestà il Re e le autorità per quello che hanno fatto e continueremo a fare”, ha detto mons. López Romero, esprimendo la disponibilità della Chiesa cattolica a collaborare con le autorità marocchine e la società civile per aiutare migranti più poveri, compresi minori non accompagnati, donne incinte o con bambini e malati.

L’arcivescovo di Rabat ha anche sottolineato che la questione delle migrazioni riguarda sia i paesi di accoglienza che quelli di transito e di origine, sollecitando, allo stesso tempo, tutti questi paesi a fare del loro meglio in modo che tutti i migranti possano godere dei loro diritti.