MAROCCO NEWS

COP22 Marrakech

7 dicembre 2015

Rabat, 2 dicembre 2015 – In occasione della chiusura del COP21, il Vice Ministro per l’Ambiente del Marocco, Hakima El Haite, ha ufficialmente annunciato da Parigi che Marrakech nel 2016 ospiterà la prossima edizione della conferenza ONU sul clima (COP22).

 “E’ l’Africa che vi accoglierà a Marrakech” ha annunciato il Vice Ministro a tutti delegati durante una sessione plenaria. “Parigi-Marrakech riscriverà la storia dell’umanità” conclude Hakima El Haite sottolineando la necessità di lavorare per costruire un mondo migliore.

Il COP22 di Marrakech difatti si prospetta come evoluzione dei metodi innovativi in materia di adeguamento nei confronti dei cambiamenti climatici. Sarà quindi il proseguimento logico e operativo della conferenza parigina e un’occasione per sviluppare i metodi risolutivi del piano Parigi-Lima e Parigi -Marrakech. La città ocra poi, avendo precedentemente ospitato la conferenza sul clima nel 2001 (COP7), potrà avvalersi inoltre di competenze già consolidate.

l Vice Ministro, riprendendo le parole di SM Re Mohammed VI nel suo discorso di apertura alla COP21, ha inoltre ricordato che il Marocco sta conducendo una politica ambiziosa in merito al contenimento del riscaldamento globale e che l’obiettivo del 2020 di portare al 42% la produzione d’energia proveniente da fonti rinnovabili è stato recentemente aumentato al 52% nel 2030.

Un presupposto concretamente realizzabile per il Regno, considerato paese modello per l’ambiente grazie al suo contributo nei confronti della riduzione dell’emissione dei gas serra. Impegno costante che gli è valso una posizione tra le prime quattro nazioni più ecologiche del mondo secondo il Climate Action Tracker insieme all’Etiopia, Costa Rica e Bhutan.

Infatti il Marocco da più di cinquant’anni attua una strategia di sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente attraverso riforme istituzionali e legislative. In questo contesto rientrano a pieno titolo il Plan Vert, il divieto delle OGM, la preservazione delle risorse idriche grazie alla costruzione di 140 dighe, la recente legge sui rifiuti di plastica e il progetto della costruzione a sud di Ouarzazate del complesso Noor, il più grande impianto solare del mondo.

Con un costo di 9 miliardi di dollari i quattro impianti, grandi quanto la capitale Rabat, genereranno energia elettrica per 580 Megawatt. Una produzione sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di un milione di abitazioni e che una volta completato farà risparmiare circa 800.00 tonnellate di CO2 all’anno.

 Investimenti, obiettivi economici ed ecologia vanno di pari passo in Marocco: con la trasformazione dei propri sistemi energetici, il Paese dimostra di affrontare con determinazione la propria responsabilità nei confronti del clima tramite provvedimenti pioneristici che sono la chiave di lettura per una politica ambientale efficiente e prerequisito per uno sviluppo sostenibile.

Anche sul piano turistico il Marocco è impegnato in una serie di progetti legati alle tematiche ecologiche contenuti all’interno del piano strategico Vision 2020. Il documento programmatico prevede diversi sviluppi nel settore turistico con l’obiettivo di valorizzare e preservare il patrimonio ambientale e storico, al fine di posizionare il Paese come principale meta ecosostenibile del Mediterraneo. Gli investimenti nel 2014 sono stati di 1,6 miliardi di euro tra cui più di 221 milioni di euro per il turismo rurale e naturale che porterà alla creazione di 25.000 posti di lavoro.