MAROCCO DOSSIER

Crans – Montana 2015: Successo del #Forum a Dakhla

Il Forum di Crans Montana celebra a Dakhla diverse personalità internazionali

Dakhla 14 marzo 2015 (MAP) -

I lavori del Forum di Crans Montana si sono  conclusi sabato a Dakhla, con una cerimonia di consegna dei premi dalla fondazione del forum e di medaglie d’oro, assegnati a personalità internazionali di diversi orizzonti.

Un totale di 112 Stati da tutto il mondo sono stati rappresentati ad alto livello in occasione della sessione del Forum di Crans Montana (FCM), che si è tenuta dal 12  al 14 marzo nella città di Dakhla. Si tratta di 36 Paesi africani, 30 Paesi asiatici, 31 Paesi europei e 15 Paesi dell’America, oltre a 20 organizzazioni regionali e internazionali.

In totale, 800 partecipanti che si sono trovati a Dakhla dei quali quasi 600 provenienti dall’estero, tra cui Capi di Stato, Capi di governo, ministri, presidenti del Parlamento e parlamentari, ex Capi di Stato e di governo, alti funzionari internazionali e rappresentanti di strutture regionali e internazionali.

Il FCM, organizzato sotto l’alto patrocinio di SM il Re Mohammed VI e ispirato al tema “Africa, cooperazione regionale e cooperazione Sud-Sud”, ha riunito responsabili politici, esperti e uomini d’affari africani e internazionali per discutere in particolar modo delle questioni dello sviluppo nel continente.

I premi della fondazione 2015 sono stati assegnati all’ex Presidente della Repubblica di Estonia (2001-2006), Arnold Ruutel, all’ex primo ministro spagnolo (2004-2011), José Luis Rodriguez Zapatero, al Segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite, Philippe Douste Blazy, all’ex ministro francese dell’Ecologia e dello Sviluppo sostenibile (2007-2010), Jean Luis Borloo e alla Presidente del Consiglio economico, sociale e ambientale del Senegal, Aminata Tall.

Dal suo 20 ° anniversario, il Forum assegna la sua medaglia d’oro come alta onorificenza, riconoscimento delle azioni compiute da personalità in favore di un mondo più umano.

Parlando in tale occasione, il Presidente e co-fondatore del Forum di Crans Montana, Jean Paul Carteron, si è rallegrato per il clamoroso successo dell’edizione di Dakhla che ha riunito personalità eminenti da tutto il mondo.

Forte partecipazione al Forum, dimostrazione  che “il Marocco è un paese apprezzato” (Carteron)

L’alta affluenza al Forum di Crans Montana è una dimostrazione del fatto che il Marocco “è un paese stimato e rispettato”, ha detto, sabato sera a Dakhla, il presidente fondatore di questa istituzione, Jean Paul Carteron.

La partecipazione di 800 persone in rappresentanza di 112 paesi ” dimostra che il Marocco è rispettato e apprezzato in tutto il mondo”, ha detto alla stampa al termine del forum di Crans Montana. Carteron ha aggiunto che la perfetta organizzazione del Forum di Crans Montana a Dakhla ” è la prova in sé che il Marocco ha tutto il futuro davanti”. “C’è una cosa particolarmente piacevole ed è il constatare che le persone sono felici di venire in Marocco,” si è rallegrato, citando quasi 400 richieste di partecipazione al Forum rifiutate. “Il Marocco è un catalizzatore per la gioventù (..) c’è progresso nella tradizione e le persone sono rassicurate dal fatto di trovare un ambiente di vita piacevole grazie a una dinastia lungimirante,” ha detto.

L’importanza delle energie rinnovabili per l’Africa sottolineate al Forum di Crans Montana a Dakhla

Diversi ministri ed esperti africani e europei hanno sottolineato, sabato a Dakhla, l’importanza delle energie rinnovabili per i paesi africani, concentrandosi sui mezzi per promuovere questo importante settore.

Da parte sua, il direttore dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, Saïd Mouline, ha esaminato l’esperienza del Marocco in questo settore, sottolineando l’importanza fondamentale che il Reno attribuisce a tale settore.

Il Marocco ha lanciato due parchi solari a Marrakech e Ouarzazate, ha indicato, sottolineando che il Regno si propone di portare parte della capacità installata di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili (eolica, solare, idraulica ) al 42% nel 2020.

Ha aggiunto che il Marocco ha compiuto progressi nel campo delle energie rinnovabili, col favore della volontà politica e di un arsenale giuridico realizzato, così come dei fondi mobilitati dalla Banca africana di sviluppo e dalla Banca mondiale.

Da parte sua, Obeid Omrane, membro del consiglio di amministrazione dell’Agenzia marocchina per l’energia solare, ha detto che il Marocco ha accumulato una significativa esperienza nel settore che potrebbe servire da esempio per i Paesi africani, aggiungendo che il progetto della centrale solare termodinamica è in grado di ridurre la dipendenza energetica del Marocco.

Turismo: Haddad a favore della promozione delle mete del Sud del Mediterraneo

Il ministro del Turismo Lahcen Haddad ha perorato, sabato a Dakhla, la causa delle mete turistiche del Sud del Mediterraneo.

In una dichiarazione alla MAP, a margine di un panel sull’industria del turismo organizzato nel quadro del Forum di Crans Montana, il ministro ha sottolineato la necessità di promuovere queste destinazioni, al fine di cambiare la percezione che hanno i Paesi del Nord di tali mete in termini di sicurezza e stabilità.

Pur sottolineando che il settore del turismo può servire come leva per lo sviluppo economico e sociale, il ministro ha aggiunto che questo settore potrebbe contribuire allo sviluppo delle aree montane e rurali e a migliorare le condizioni di vita delle loro popolazioni.

Egli ha fatto osservare che diversi fattori impediscono a tale settore di svolgere questo ruolo di locomotiva dello sviluppo, in particolare la mancanza di infrastrutture adeguate. I partecipanti al panel hanno esaminato le esperienze nel settore del turismo, in particolare la Francia, il Senegal, il Kenya e gli Emirati Arabi Uniti, sottolineando la necessità di rafforzare i collegamenti aerei e di ingaggiare una riflessione comune per sviluppare questo settore.

Il processo di riforme democratiche in Marocco è foriero di ” speranze fondate ” per tutta la regione (Zapatero)

Il processo di riforme democratiche in Marocco è foriero di ” speranze fondate ” per tutta la regione, ha detto, sabato a Dakhla, l’ex primo ministro spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero.

Parlando ad una sessione plenaria, svoltasi nell’ambito del Forum di Crans Montana sul tema “Una necessità urgente: rafforzare il dialogo tra l’Africa, il Maghreb e l’Europa”, Zapatero ha definito “importanti” i progressi fatti dal  Marocco sulla via delle riforme democratiche e del rafforzamento dei diritti umani, pur godendo della stabilità.

“Grazie alle sue riforme, il Marocco ha la capacità d’intraprendere iniziative per promuovere il dialogo tra le due sponde del Mediterraneo”, ha aggiunto l’ex capo dell’Esecutivo spagnolo, nel suo discorso incentrato principalmente sulle mutazioni che ha conosciuto la regione sulla scia della primavera araba, il futuro delle relazioni tra l’Europa e l’Africa e la promozione del dialogo tra le civiltà.

Agli occhi del vecchio responsabile spagnolo, il Marocco, la Tunisia e l’Unione europea (UE) hanno un ruolo importante da svolgere per facilitare il dialogo e il riavvicinamento tra le due sponde del Mediterraneo.

Zapatero ha inoltre perorato la causa della promozione degli scambi commerciali tra i Paesi del perimetro mediterraneo, invitando l’Unione europea a volgere lo sguardo ai suoi vicini del sud per consolidare la comprensione, la convivenza pacifica tra i popoli delle due sponde del mare nostrum, e promuovere il dialogo tra le civiltà e i valori di tolleranza.

Forum Crans Montana : le esperienze e le sfide della donna africana al centro dei dibattiti

Le esperienze fatte dalle donne africane nei vari ambiti e le sfide che devono ancora affrontare sono state al centro del dibattito durante un panel organizzato nell’ambito della sessione annuale del Forum Crans Montana che si tiene a Dakhla.

Imprenditrici e esperte africane hanno incrociato le loro idee sul ruolo della donna africana nel campo degli affari, sottolineando la necessità di lavorare per la parità di genere, per rafforzare il sistema di istruzione per le ragazze e per promuovere l’istruzione precoce.

Le partecipanti a questo panel hanno osservato che la donna africana si è affermata con successo in diversi settori d’attività tanto  politici, economici quanto sociali, nonostante le difficoltà e gli ostacoli.

Aminata Tall, Presidente del Consiglio economico, sociale e ambientale del Senegal , ha sottolineato il ruolo della donna nella costruzione della famiglia e la salvaguardia della sua coesione.

L’ex First Lady del Ghana, Nana Konadu Rawlings ha sottolineato che non si può parlare di sviluppo della società senza dare alla donna il posto che merita e senza aprire le prospettive affinché possa dar prova dei suoi talenti nell’interesse generale della società.

La Konadu Rawlings ha espresso la speranza che il forum a Dakhla possa produrre delle raccomandazioni per consolidare la posizione della donna africana sul piano socio-economico.

Da parte sua, Maja Ivanova, First Lady della Repubblica di Macedonia, ha esaminato i progressi compiuti dalla donna macedone arrivando a sedere in Parlamento e ad occupare posti di responsabilità.

Boutayna Iraqui Houssain, Direttrice Generale del Gruppo Locamed, ha osservato che la donna marocchina ha una sua particolarità nel mondo arabo, nella misura in cui rimane attaccata alle sue tradizioni e alla sua identità, pur lavorando per assicurare la riuscita della sua carriera professionale, e chiedendo il rispetto dei diritti delle donne in generale. Da parte sua, Laila Mayara, Presidente dell’Associazione delle donne Capi d’impresa in Africa, ha presentato tanto i progressi compiuti dalla donna marocchina, in particolare l’integrazione dell’approccio di genere nei campi politici ed economici.

Sahara: De Villepin per un “dialogo politico”, dopo 40 anni di “conflitto doloroso”

L’ex primo ministro francese Dominique De Villepin, ha sottolineato, sabato a Dakhla, “l’urgente necessità”  del dialogo politico ” dopo 40 anni di conflitto doloroso sulla questione del Sahara”.

“Non possiamo dimenticare qui a Dakhla l’urgente necessità di un dialogo politico, dopo 40 anni di doloroso conflitto attorno alla questione del Sahara”, ha detto De Villepin, parlando ad una sessione plenaria del Forum Crans Montana sul tema “Una necessità urgente: rafforzare il dialogo tra l’Africa, il Maghreb e l’Europa.”

Questo “forum è un messaggio per approfondire il processo politico, perseguire lo sviluppo economico e l’apertura verso il mondo, con l’aiuto delle Nazioni Unite”, ha dichiarato.

Allo stesso modo, l’ex Capo dell’Esecutivo francese ha indicato che il Marocco “incarna un cammino di cambiamento e di stabilità troppo raro nella regione, grazie agli sforzi costanti di SM il Re Mohammed VI”.

Il Regno “è una potenza di moderazione e di dialogo che incarna un cammino di cambiamento e di stabilità  troppo raro nella regione, grazie agli sforzi costanti di SM il Re Mohammed VI a favore sia l’unità del suo popolo che la pace e dello sviluppo economico “, ha detto.

De Villepin ha sottolineato che il Marocco ha una responsabilità e un ruolo particolare da svolgere nel consolidamento della cooperazione e del partenariato tra l’Africa e l’Europa.

Questi progetti dovranno andare più lontano ed essere più ambiziosi in vista della creazione di un polo pan-europeo di sicurezza e di prosperità basato sulla libera associazione, sull’integrazione economica e fiscale e sull’armonizzazione fiscale e dei regolamenti, dice De Villepin.

 

Crans Montana Forum: una trentina di giovani marocchini nominati “Nuovi Leader del Futuro”

Dakhla 14 marzo 2015 (MAP) – Una trentina di giovani marocchini attivi nei vari campi di attività nelle province meridionali del Regno, sono stati nominati “Nuovi Leaders del Futuro” dal Forum di Crans Montana (FCM), i cui lavori si sono conclusi sabato a Dakhla.

Questi giovani marocchini, parte di un gruppo di circa quaranta giovani africani nominati durante questa edizione 2015 dal forum, saranno accompagnati dal Forum per un periodo di tre anni per aiutarli a rafforzare le loro reti e relazioni.

Il FCM dei nuovi leaders è una comunità unica di giovani leader provenienti dall’Africa, dal mondo arabo, dall’Europa orientale, dall’Asia Centrale, dal Sud America e dall’Estremo Oriente, selezionati per i loro eccezionali risultati professionali e le loro esperienze di leadership in aziende e governi.

 

Forum di Crans Montana a Dakhla: Creazione del Club dell’Africa Atlantica

Dakhla 14 marzo 2015 (MAP) – Il Club dell’Africa Atlantica, un’iniziativa del Forum di Crans Montana, è stato creato questo venerdì a Dakhla, per contribuire all’integrazione mondiale del continente africano, si è appreso sabato dagli organizzatori.

Dedicato allo sviluppo e alla cooperazione degli Stati della costa atlantica dell’Africa, il Club si propone di riunire i principali attori del mondo degli affari, della politica e della finanza.

Le sessioni del Club si concentreranno in particolare sulla cooperazione regionale nel settore delle energie rinnovabili, dei corridoi di trasporto, delle reti di istruzione, della sanità pubblica e della lotta alle epidemie, sulle tecnologie della comunicazione, sulla sicurezza alimentare, la gestione e valorizzazione delle risorse naturali, promozione del turismo e sistemi bancari e finanziari.

Grazie al Club dell’Africa Atlantica, i responsabili politici africani vengono coinvolti nello sviluppo economico e sociale dei loro Paesi per approfondire la cooperazione regionale sulla costa atlantica dell’Africa e aprendosi alla cooperazione mondiale, dicono i promotori del progetto.

Gli Stati africani sulla costa atlantica rappresentano, infatti, il 46% della popolazione africana, concentrano il 55% del PIL africano e realizzano il 57% del commercio continentale.

Per i responsabili del Forum di Crans Montana, “solo la gestione concertata e un approccio globale integrato ai principali problemi comuni agli Stati costieri permettono di rispondere alle preoccupazioni che questi sollevano, di sviluppare la cooperazione internazionale e prevenire le tensioni che essi sono spesso in grado di provocare”.

“La pace e la sicurezza così come la prevenzione e la lotta contro le minacce transnazionali oggi sono priorità fondamentali per tutti i governi del mondo”, hanno aggiunto, sottolineando che solo una risposta concertata, collettive e trans-regionale al problema migratorio “permetterà di trasformare ciò che viene avvertito come una realtà violenta e dolorosa in un valore aggiunto e una fonte di crescita per ogni Stato.”

Il Club dell’Africa Atlantica  è considerato un supporto essenziale per i lavori e le iniziative del Club dei Porti, creato dal Forum di Crans Montana “già coronato e di successo”, secondo i suoi promotori.