MAROCCO NEWS

Risoluzione 2468, importanza “speciale”

3 maggio 2019

Martedì 30 aprile 2019

Rabat – La risoluzione 2468 sul Sahara, adottata martedì dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, riveste una particolare importanza, ha affermato il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, SE. Nasser Bourita, sottolineando che questa risoluzione racchiude un’evoluzione qualitativa, contiene elementi strutturanti per il processo politico e specifica i parametri della soluzione definitiva a questa disputa regionale.

Pertanto, il Consiglio di sicurezza identifica per nome le parti della disputa regionale sul Sahara marocchino, ha indicato SE. Bourita in una dichiarazione alla stampa, precisando che per la prima volta dal 1975, il Consiglio di sicurezza menziona 5 volte l’Algeria in questa risoluzione.

“Il Consiglio di sicurezza riconosce quindi che il coinvolgimento forte, continuo e costruttivo dell’Algeria è necessario per porre fine a questa controversia regionale che è durata fin troppo”, ha sottolineato.
Il Consiglio di sicurezza, ha aggiunto il ministro, conferma chiaramente i contorni della soluzione, osservando che questa deve essere, secondo il paragrafo 2 della risoluzione 2468, “politica, realistica, pragmatica e sostenibile, basata sul compromesso”.
È importante notare che i parametri menzionati dal Consiglio di sicurezza sono in gran parte in linea con la posizione marocchina. Quindi, il termine “compromesso” è menzionato almeno 5 volte nella risoluzione. La nozione di “realismo” è ripetuta non meno di 4 volte. D’altra parte, i riferimenti cari alle altre parti sono ignorate (“autodeterminazione” citata una volta), o addirittura banditi (completa assenza di qualsiasi riferimento al “referendum”), ha tenuto a precisare il Ministro Bourita, che ha affermato che il Consiglio di Sicurezza contesta, nel modo più sferzante, in quanto ritenuto irricevibile, l’attaccamento delle altre parti al “referendum” e all’ “indipendenza”, che non sono né realistici né pragmatici, né reciprocamente accettabili, né ancor meno basati sul compromesso.

Allo stesso modo, ha continuato, la risoluzione consolida le conquiste del Marocco nelle precedenti risoluzioni, in particolare la preminenza dell’iniziativa sull’autonomia e l’imperativo del censimento della popolazione dei campi di Tindouf in Algeria, osservando che la risoluzione ribadisce l’ordine al “Polisario” di rispettare il cessate il fuoco, poiché il paragrafo 6 ricorda “gli impegni presi dal Polisario con l’inviato personale” di ritirarsi da Guergarate e di astenersi da qualsiasi azione destabilizzante a Bir-Lahlou e Tifariti.

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha affermato che il Regno del Marocco spera che questa risoluzione dia un forte impulso al processo politico e che, sulla base dei parametri ivi definiti, ciascuna parte assumerà pienamente le proprie responsabilità per avanzare verso la “politica realistica, pragmatica e sostenibile basata sul compromesso” auspicata dalla comunità internazionale.
Il Regno del Marocco, ha aggiunto, ribadisce la sua disponibilità a raggiungere una soluzione di compromesso nell’ambito della sua iniziativa di autonomia. Formula l’auspicio che il processo in corso possa generare un reale slancio, distaccarsi dalla retorica e evitare che le riunioni diventino fine a se stesse.

Risoluzione 2468 su Sahara marocchino