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Sahara marocchino: AG dell’ONU ribadisce sostegno al processo politico

14 dicembre 2020

Nazioni Unite (New York) 12/12/2020- L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato, senza voto, una risoluzione approvata a novembre dal Quarto Comitato, ribadendo il proprio sostegno al processo politico condotto sotto gli auspici delle Nazioni Unite per la risoluzione della controversia regionale sul Sahara marocchino.

La risoluzione invita tutte le parti a cooperare pienamente con il Segretario Generale delle Nazioni Unite per raggiungere una soluzione politica a questa controversia regionale. Supporta quindi il processo politico basato sulle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dal 2007, al fine di raggiungere una soluzione “politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile” alla questione del Sahara marocchino.

Questa risoluzione, come le sue precedenti e quelle adottate dal Consiglio di Sicurezza per due decenni, non cita in nessun momento il referendum, morto e sepolto sia dal Segretario Generale dell’Onu che dall’Assemblea Generale e dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Va notato che l’unico fatto nuovo che si è verificato nel processo politico dal 2006 è la presentazione da parte del Marocco, l’11 aprile 2007, dell’iniziativa sull’autonomia.

A tal proposito, la risoluzione esprime il sostegno dell’Assemblea Generale alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dal 2007, che hanno sancito il primato dell’iniziativa di autonomia presentata dal Marocco, accolta con favore dall’Organo Esecutivo e dall’insieme della comunità internazionale come l’unica iniziativa seria e credibile per la risoluzione finale di questa controversia regionale, nel quadro della piena sovranità e integrità territoriale del Regno.

Il testo sostiene anche le raccomandazioni delle risoluzioni 2440 e 2468 adottate rispettivamente nell’ottobre 2018 e nell’aprile 2019 dal Consiglio di Sicurezza, e sancite nelle risoluzioni 2494 del 30 ottobre 2019 e 2548 del 30 ottobre 2020, che determinano i parametri della soluzione sulla controversia regionale sul Sahara marocchino, vale a dire una soluzione politica, realistica, pragmatica, duratura e basata sul compromesso.

Le risoluzioni 2440, 2468, 2494 e 2548 hanno sancito il processo della tavola rotonda e stabilito, una volta per tutte, il ruolo dell’Algeria in questa controversia, citandolo cinque volte.

Queste risoluzioni del Consiglio di sicurezza accolgono anche le misure e le iniziative prese dal Marocco per la promozione e la protezione dei diritti umani nelle sue province meridionali e il ruolo svolto dai comitati del Consiglio nazionale dei diritti dell’Uomo a Laâyoune e Dakhla, nonché l’interazione del Marocco con i meccanismi del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.

Ribadiscono inoltre la richiesta dell’organo esecutivo delle Nazioni Unite per la registrazione e il censimento delle popolazioni dei campi di Tindouf, e chiedono lo spiegamento degli sforzi necessari a tal fine.

Va inoltre ricordato che le risoluzioni 2414 (aprile 2018), 2440, 2468, 2494 e 2548 hanno anche invitato il “Polisario” a rispettare il cessate il fuoco, gli accordi militari e ad astenersi da qualsiasi atto destabilizzante nel regione.