MAROCCO NEWS

Settimana africana dell’UNESCO

25 maggio 2016

Parigi – SAR la Principessa Lalla Hasnaa, Presidente della Fondazione Mohammed VI per la tutela dell’ambiente, designata dal gruppo degli ambasciatori africani accreditati presso l’UNESCO come madrina della Settimana africana dell’UNESCO, ha dato il via, lunedì, all’edizione 2016 dell’evento, che si svolge dal 23 al 27 maggio presso la sede dell’organizzazione delle Nazioni Unite a Parigi, consacrato al tema “Le donne africane dinnanzi alla sfida climatica”.

La nomina di SAR la Principessa Lalla Hasnaa come madrina della settimana africana dell’UNESCO, consacra l’impegno di Sua Altezza Reale per la protezione ambientale all’interno della Fondazione Mohammed VI per la Tutela dell’Ambiente che presiede sin dalla sua creazione, da parte di Sua Maestà il Re nel giugno 2001.

Questa designazione rende omaggio, inoltre, alle diverse azioni federatrici intraprese dalla Fondazione Mohammed VI per la Tutela dell’Ambiente in materia di miglioramento della qualità dell’aria e della protezione delle coste attraverso programmi divenuti standard quali ad esempio il “Qualit’Air” e “Trofei Lalla Hasnaa della Costa Sostenibile”, ma anche in materia di sensibilizzazione e educazione ambientale soprattutto attraverso i programmi “Eco-scuole” e “Giovani reporters per l’ambiente”, condotti in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione che contribuiscono all’assunzione di questa consapevolezza ambientale tra i giovani e per la quale la competenza e l’esperienza della Fondazione sono ampiamente condivise a livello internazionale come testimoniano le partnership firmate con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), l’UNESCO e l’ISESCO.

SAR succede così, in qualità di madrina di questa Settimana, a grandi  personalità africane vincitrici del premio Nobel come Nelson Mandela e Wagari Maathai e Boutros Boutros Ghali, designai padrini di taleevento rispettivamente nel 2011, 2012 e il 2014.

Intervenendo alla cerimonia, il delegato permanente della Guinea presso l’UNESCO e Presidente del Comitato preparatorio della Settimana africana 2016, Amara Camara, ha espresso la sua gratitudine a Sua Altezza Reale per il suo impegno, sia a favore delle donne, in particolare in Africa, che  a favore della promozione di tematiche ambientali, sottolineando inoltre che la conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP22), prevista nel novembre 2016 a Marrakech, sarà la  COP africana dell’azione.

Egli ha anche elogiato la perfetta mobilitazione del Regno al fine di far avanzare i valori condivisi del continente, notando che questa settimana africana dell’UNESCO è l’occasione per celebrare la ricchezza e la diversità dell’Africa.

Da parte sua, Edouard Firmin Matoko, vice direttore generale del Dipartimento Africa dell’UNESCO, che ha rappresentato la direttrice generale dell’Organizzazione della cerimonia, ha affermato che il Marocco e l’UNESCO condividono molti valori e lavorano insieme su diverse questioni.

Quanto a lui, il presidente del gruppo africano dell’UNESCO, Jacques Kabale, ha espresso la sua gratitudine e ringraziamento a SAR la Principessa Lalla Hasnaa, per aver dato il via alla Settimana africana dell’UNESCO, plaudendo alla sua mobilitazione instancabile a favore della tutela dell’ambiente.

L’apertura della Settimana africana è stata animata da danze e canti eseguiti da una troupe della Guinea.

Ogni anno, la settimana africana si traduce in una serie di celebrazioni in onore del patrimonio materiale e immateriale del continente africano.

Fin dalla sua creazione, nel giugno 2001 da parte di Sua Maestà il Re Mohammed VI che ne ha affidato la presidenza a SAR la Principessa Lalla Hasnaa, la Fondazione Mohammed VI per la tutela dell’ambiente pone le questioni dell’istruzione e della sensibilizzazione al centro della missione affidatale.

La Fondazione ha condotto diversi programmi relativi a vari ambiti quali l’educazione all’ambiente, la salvaguardia della coste, il miglioramento della qualità dell’aria, la compensazione volontaria delle emissioni di carbonio, il turismo responsabile e, infine, la tutela e sviluppo dei giardini storici e del Palmeto di Marrakech.

Diversi progetti sono sviluppati secondo gli standard internazionali adottati dalla Fondazione a seguito della sua adesione, nel 2002, alla Fondazione per l’Educazione all’Ambiente (FEE) che è una ONG senza scopo di lucro che raggruppa 74 Paesi in tutto il mondo dei quali il Marocco è l’unico membro arabo-musulmano.

Va ricordato che l’UNESCO e la Fondazione Mohammed VI per la protezione dell’ambiente sono legati da una Convenzione di partnership per l’Istruzione allo Sviluppo Sostenibile in Marocco, firmata in presenza di SAR la Principessa Lalla Hasnaa e Irina Bokova, Direttrice Generale dell’UNESCO, il 5 aprile 2016 presso la sede dell’UNESCO a Parigi.