MAROCCO NEWS

Il Governo del Regno decide misure immediate

21 marzo 2016

Su altissime Istruzioni di Sua Maestà il Re Mohammed VI – possa Dio assisterLo- il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione, il Sig Salaheddine Mezouar, è arrivato il 14 marzo 2016 a New York per incontrare il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon.

 Per l’occasione, il Ministro ha consegnato una lettera al Segretario Generale dettagliando le proteste formali del governo marocchino circa le sue dichiarazioni inaccettabili e il suo comportamento inaccettabile durante la sua recente visita nella regione.

 Durante il colloquio, il Signor Mezouar ha reso noto al Segretario Generale della sua ferma denuncia e il rifiuto totale da parte del Regno del Marocco, su  come stia la sua gente e tutte le sue forze, a seguito dei suoi propositi inammissibili e le sue azioni riprovevoli in merito alla questione del Sahara marocchino, durante la sua recente visita in Algeria.

 Le autorità marocchine ritengono che tali azioni sono incompatibili con le responsabilità e la missione di Segretario generale che ha l’obbligo e il dovere di obiettività e di imparzialità e di rispettare il quadro creato dagli organismi delle Nazioni Unite.

 E ‘stato ricordato, in particolare, a Ban Ki Moon che il termine “occupazione” usato per descrivere la presenza del Marocco nel suo Sahara è una inanità giuridica e un grave errore politico. Infatti, nessuna risoluzione del Consiglio di Sicurezza ha utilizzato mai tale terminologia. L’utilizzo di questo riferimento come un insulto al popolo marocchino e alla nazione che ha acconsentito a pesanti sacrifici per riconquistare gradualmente la sua indipendenza e difendere la sua integrità territoriale.

 Allo stesso modo, l’uso del referendum citato per risolvere questa vertenza regionale è stato spazzato via dalla storia e respinto dal Consiglio di sicurezza. Dal 2004, il Consiglio sostiene esclusivamente  la ricerca di una soluzione politica negoziata, sulla base di “realismo e spirito di compromesso.”

 I tentativi inaccettabili di mascherare lo stato della zona ad est del sistema di difesa e il trattamento selettivo e l’atteggiamento compiacente nei confronti della situazione umanitaria nei campi di Tindouf sono stati anche menzionati.

 Nel corso della riunione, il signor Mezouar ha ribadito l’urgenza per il Segretario Generale di non riversarsi in tentativi velati e puntando a accattare l’iniziativa marocchina d’autonomia, che conserva la sua preminenza nelle risoluzioni del consiglio di sicurezza. Gli è stato chiesto di chiarire pubblicamente la sua posizione per ripristinare un clima di fiducia e di rispetto reciproco.

 Invece di rispettare gli impegni espressi nel corso della riunione, la dichiarazione rilasciata dal Segretariato Generale aggiunge all’offesa iniziale, un nuovo oltraggio al popolo marocchino che non aveva fatto altro che esprimere spontaneamente il proprio rifiuto di fronte a tante scivolate e altrettante irresponsabilità.

 Il Regno del Marocco indignato nel vedere il Segretario Generale contestare il diritto legittimo e democratico di un popolo e delle sue forze, nell’esprimere liberamente le proprie opinioni e reazioni.

 In che modo  l’esercizio del diritto individuale e collettivo sancito dalla Costituzione marocchina sarebbe un insulto alla persona del Segretario Generale, soprattutto quando si tratta di una reazione basata sulle parole e le azioni che incidono profondamente ogni cittadino marocchino da nord a sud?

 Come si può a questo livello di responsabilità ridurre le Nazioni Unite ad effetto personale del Segretario Generale?

 Di conseguenza e di fronte a questa pericolosa deriva, il Governo del Regno del Marocco ha deciso le seguenti misure immediate:

 ➢ Una riduzione significativa nei prossimi giorni di gran parte della componente civile ed in particolare il segmento politico della MINURSO;

 ➢ La cancellazione del contributo volontario concesso dal Marocco al funzionamento della MINURSO;

 ➢ L’ Esame delle modalità di ritiro delle truppe marocchine impegnate in operazioni di mantenimento della pace.

 Il Regno del Marocco si riserva il legittimo diritto di ricorrere ad altre misure che possono essere necessarie sul da farsi, per difendere, in stretta conformità con la Carta delle Nazioni Unite, i suoi interessi supremi, la sovranità e l’integrità territoriale .