MAROCCO NEWS

AMDI: Nuovo approccio

25 marzo 2015

Roma, 21 marzo 2015 (MAP) – L’azione dell’Agenzia marocchina di Sviluppo degli Investimenti (AMDI) si strutturerà attorno agli ambasciatori del Marocco all’estero sulla base di un piano d’azione comune, ha affermato il Direttore generale dell’organismo, Hamid Benlafdil, che ha concluso, venerdì, una visita di due giorni in Italia.

Benlafdil ha fatto osservare che l’Italia è il primo Paese in cui “adottiamo questo nuovo approccio in un modo così concreto e pragmatico” e “abbiamo in programma di fare lo stesso in molti altri Paesi, Francia e Spagna in primo luogo”.

Come parte del suo piano di trasformazione, approvato dal Consiglio di Amministrazione, l’AMDI ha deciso di avvicinarsi maggiormente agli ambasciatori del Marocco all’estero, ha detto Benlafdil alla MAP, al termine di una serie di incontri con l’Ambasciatore del Marocco a Roma, Hassan Abouyoub e con i capi d’impresa e responsabili italiani di istituzioni pubbliche specializzate.

“Non è affatto normale che l’AMDI sia scollegata dalle missioni diplomatiche del nostro Paese all’estero e che la sua azione rimanga totalmente indipendente dal lavoro degli ambasciatori. Dovremmo lavorare in interazione e sinergia”, ha detto, sottolineando che “d’ora in avanti i rappresentanti dell’Agenzia a livello internazionale lavoreranno a stretto contatto con gli ambasciatori di SM il Re nei Paesi in cui è presente l’AMDI”.

Per il Direttore Generale dell’AMDI, è il momento di operare una svolta nell’azione dell’Agenzia,  considerando che questo nuovo approccio è “un elemento estremamente importante” e punta a “far convergere gli sforzi dell’AMDI a livello internazionale con quelli dei nostri ambasciatori all’estero”.

Per quanto riguarda il suo incontro con l’Ambasciatore Abouyoub, il Responsabile dell’AMDI ha detto che l’attenzione è rivolta principalmente al piano d’azione e alla strategia comune da adottare tra l’Agenzia e l’Ambasciatore” nel corso dei prossimi due o tre anni per attrarre investitori italiani in Marocco”.

“Abbiamo discusso di questo piano con delle idee estremamente innovative da parte dell’Ambasciatore di Sua Maestà il Re. Questo piano sarà dunque portato a termine, iscritto al bilancio e concretizzato per poterlo realizzare il più presto possibile” ha aggiunto.

Oltre all’avvicinamento tra l’AMDI e le ambasciate e il piano d’azione comune per assorbire  alcuni investimenti in Marocco, Benlafdil ha detto che uno dei principali obiettivi della sua visita consiste nell’incontrare un numero di potenziali investitori in Marocco, con i quali “eravamo in contatto”, oltre a discutere con le istituzioni italiane che accompagnano le imprese della Penisola, e questo allo scopo  di poter offrire un pacchetto completo in cui vi siano offerte, incentivi marocchini ma anche incentivi italiani al’internazionalizzazione”.

Secondo Benlafdil, questo approccio è parte di una logica di competitività globale delle imprese perché “una società italiana che impiega una piattaforma di competitività in Marocco beneficerà di una competitività globale più importante e potrà rispondere alla posta in gioco concorrenziale”. “C’è un punto che si presenta piuttosto spesso nelle nostre discussioni e cioè il finanziamento. Sappiamo tutti che le imprese italiane hanno delle difficoltà  oggi a finanziarsi, considerata la situazione delle banche locali.

Anche in questo caso si lavorerà sicuramente con le banche marocchine che sono presenti in Italia (BMCE, Attijari Wafabank e Banque populaire) al fine di sviluppare un’offerta specifica a vantaggio degli investitori italiani nei vari settori d’attività che ci interessano, in particolare quelli dei macchinari, automobilistico, dell’energia e delle materie plastiche, che offrono opportunità molto interessanti”.

Facendo riferimento all’insediamento delle imprese marocchine in Africa, il Responsabile dell’AMDI ritiene che questo continente costituisca “l’angolo di attacco su cui conteremo sempre di più promuovere gli investimenti”.

Secondo Benlafdil il Marocco può essere “una base molto buona per accedere al mercato africano grazie innanzitutto alla visione lungimirante di Sua Maestà il Re, che ha dato impulso a una vera dinamica africana nell’economia nazionale, e grazie anche alla presenza di diverse imprese marocchine nel mercato africano”.

Inoltre, dagli incontri del Direttore generale dell’AMDI emergono un crescente interesse degli investitori italiani per il mercato marocchino e la disponibilità delle istituzioni specializzate, tra cui il cui gruppo assicurativo del credito all’esportazione e della protezione degli investimenti (SACE), la Società Italiana per le imprese all’estero (SIMEST) e l’Istituto Italiano per il Commercio Estero (ICE), a contribuire agli sforzi compiuti dal Marocco per attrarre più investitori italiani.

L’accento è stato posto in particolare sulla “stabilità politica ed economica di cui gode il Marocco in una regione scossa da numerosi conflitti”, così come sulle misure da adottare, da entrambe le parti, per promuovere gli investimenti italiani nel Regno. S.E. Abouyoub, che ha partecipato a questi incontri, ha chiesto un “esame esaustivo” preliminare dei problemi che ostacolano l’insediamento degli investitori italiani in Marocco e l’individuazione dei progetti e dei potenziali investitori.

“Dobbiamo optare per una nuova filosofia per capire ciò che non funziona”, ha detto, proponendo ai suoi interlocutori degli stages nelle loro strutture a vantaggio dell’équipe di specialisti marocchini, che sarà incaricata della promozione degli investimenti italiani nel Regno.

La stessa opinione è stata espressa dai dirigenti di questi organismi, tra i quali alcuni hanno osservato che gli imprenditori italiani “non sono sufficientemente presenti in Marocco. È meno giustificabile vista la dinamica economica lanciata da più di un decennio nel Paese”.

www.invest.gov.ma

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