MAROCCO NEWS

Azione umanitaria Internazionale

25 maggio 2016

Istanbul – Il Marocco, che fa dell’azione umanitaria “nobile” “un pilastro fondamentale e strutturante della sua politica estera”, esorta ad una maggiore “efficacia e trasparenza” in tale azione, per evitare qualsiasi dirottamento o sfruttamento degli aiuti umanitari, ha indicato S.M. il e Mohammed VI.

In un messaggio rivolto ai partecipanti del primo Summit Umanitario Mondiale organizzato il 23 e 24 maggio a Istanbul, in Turchia, il Sovrano ha sottolineato come, sin dalla sua ascesa al Trono, Egli abbia garantito che “l’azione umanitaria nobile fosse un pilastro fondamentale e strutturante della politica estera del Regno”.

“Allo stesso modo, il Marocco è sempre stato tra i primi a fornire, ogni qual volta ve ne era la necessità, i primi aiuti umanitari alle persone colpite da calamità naturali o conflitti armati, fornendo in particolar modo prodotti alimentari, medicine, tende e ospedali da campo multidisciplinari, tanto in Palestina quanto in Tunisia e nel Regno hascemita di Giordania, per alleviare le sofferenze dei nostri fratelli siriani e libici” ha osservato.

“Il contributo del Regno nel settore umanitario non si limita agli aiuti d’emergenza. Esso s’inserisce, piuttosto, all’interno di un’ottica globale mirante ad alleviare le sofferenze delle categorie vulnerabili con progetti di sviluppo sostenibile, dedicati in particolare ai Paesi dell’Africa sub-sahariana”, ha tenuto a sottolineare S.M. il Re.

Dinnanzi alle sofferenze e alle tragedie derivanti dall’aumento vertiginoso del numero di rifugiati e migranti in tutto il mondo in fuga dagli orrori della guerra ed dai pericoli causati dalle calamità naturali e dalla precaria situazione economica nei rispettivi Paesi, il Sovrano ha anche auspicato di “concentrarsi oggi su ciò che è pragmatico, adottando un approccio razionale e individuando delle proposte proattive e lungimiranti, per promuovere lo sviluppo dell’azione umanitaria, ben lontani da ogni sorta di strumentalizzazione politica”.

Ha inoltre esortato, in tale contesto, “a una maggiore efficacia e trasparenza nell’azione umanitaria, alla consacrazione del principio di rendicontazione ad essa legato, e alla padronanza dei meccanismi di monitoraggio e valutazione che vi afferiscono. L’obiettivo è quello di garantire che i rifugiati stessi, e nessun altro, siano gli unici beneficiari degli aiuti umanitari, e che questi non vengano dirottati o sfruttati secondo pratiche dannose per l’azione umanitaria”.

“E’ inoltre opportuno garantire un trasporto degli aiuti umanitari sicuro e senza ostacoli, secondo i principi immutabili che si applicano in questo settore, ovvero l’imparzialità, l’integrità e l’indipendenza” ha affermato il Sovrano, sottolineando anche l’importanza di fornire protezione agli operatori umanitari attivi, in particolare le équipes mediche.