MAROCCO NEWS

Campagna agricola 2015-2016

13 giugno 2016

Rabat, 10/05/2016 – La campagna agricola 2015-2016 è stata caratterizzata da condizioni climatiche particolari: 98 giorni senza pioggia nel periodo da novembre a febbraio (ciclo di crescita dei cereali) ovvero il periodo di siccità più lungo ad oggi, e temperature superiori di 2,7° a quelle registrate nel 2014/15 e di 2° – 3° rispetto ad un anno medio.

La combinazione di queste condizioni ha avuto effetti negativi sulle colture cerealicole. Tuttavia, a causa delle precipitazioni di febbraio e marzo, i cereali seminati tardivamente hanno sperimentato una significativa ripresa in diverse regioni, soprattutto nelle zone costiere, settentrionali e di montagna.

Le previsioni di produzione dei tre cereali principali della campagna 2015/16 sono dunque stimate in 33,5 milioni di quintali con un decremento del 70% rispetto al 2014/15.

Per specie cerealicola, la produzione previsionale di grano tenero è stimata in 18,6 milioni di quintali, seguita dal grano duro con 8,7 milioni di quintali e dall’orzo con 6,2 milioni di quintali.

La produzione di leguminose d’autunno vedrà, similmente ai cereali d’autunno, una riduzione del 40 – 60 % a seconda dei risultati dei ceci di primavera le cui prospettive si annunciano incoraggianti con le recenti piogge.

Al di là delle debole campagna cerealicola, il raccolto a livello globale ha registrato delle buone performance in particolare per l’arboricoltura fruttifera che mostra una crescita di circa il 15% sostenuta da settori chiave come l’ulivo (+24) e gli agrumi (+7%).

Per quanto riguarda il settore del bestiame e dei foraggi, si prevede una tendenza al rialzo medio di circa il 4%. Questa crescita è stata possibile grazie alle performance della produzione di latte nelle zone irrigate, la conversione di una parte delle superfici cerealicole in foraggi e un miglioramento della disponibilità di foraggi nelle principali zone di percorsi steppici e di montagna. Questo si aggiunge all’impatto molto significativo del Piano di salvaguardia del Bestiame  lanciato dal governo per quest’anno.

Nonostante un calo della produzione di cereali di oltre il 70% rispetto al 2014/15, il cambiamento della struttura del valore aggiunto del settore agricolo ha permesso di contenere l’impatto della debole campagna di cereali sulla crescita del settore.

Infatti, il valore aggiunto agricolo della campagna 2015/16 dovrebbe prevedere circa 110 miliardi di dirham, ovvero un calo contenuto al 7,3% rispetto al 2015. Si noti che, prima del lancio del Piano Marocco Verde, il calo del valore aggiunto del settore aveva registrato negli anni ’90 e all’inizio del 2000, per una campagna simile, dei tassi varianti dal -30 al -41% (caso del 1995).

La media della produzione di cereali si è attestata a 75 milioni di quintali dal 2008, periodo di attuazione del Piano Marocco Verde (previsioni dell’attuale anno agricolo incluse).

Questa nuova situazione riflette il rafforzamento della resilienza del settore agricolo rispetto alla variabilità del clima attraverso gli sforzi d’investimento e di sviluppo fatti nel settore dal 2008, anno di lancio del Piano Marocco Verde.

Nelle zone irrigate, la campagna agricola in corso si svolge in buone condizioni. L’irrigazione è normalmente condotta in conformità con le esigenze delle colture.

L’obiettivo di produrre di più con lo stesso volume d’acqua o meno acqua è chiaramente espresso attraverso la riconversione alle tecniche di risparmio idrico (goccia a goccia). Per quanto riguarda l’obiettivo di dotare, per il 2020, 550.000 ettari del sistema goccia a goccia, 450.000 ettari sono già stati fatti con, generalmente, una produzione 3 volte maggiore e metà dell’acqua, consentendo una triplicazione del reddito agricoltori.