PADIGLIONE DEL REGNO DEL MAROCCO: QUANDO IL DESERTO DIALOGA CON L’UOMO
Il direttore della biennale Rem Koolhaas ha proposto il tema Fundamentals “1914-2014”, in riferimento ai sistemi radicali e sperimentali che l’uomo ha escogitato nel territorio per domarlo, che il padiglione del Regno del Marocco ha ripreso trasformandolo in “Fundamental[ism]s”.
Un Padiglione di circa 300mq. Diciannove architetti. Tredici opere. Sono i numeri della prima partecipazione del Regno Marocco alla Biennale di Venezia, giunta alla 14° edizione.
Tarik Oualalou, curatore del padilgione marocchino, spiegando all’agenzia di stampa del Regno del Marocco MAP ‘ on s’est intéressé à la voie du Maroc dans cette Histoire (in questa occasione ci siamo interessati al percorso del Marocco)’. Ha rilevato, ricordando che il contributo del Regno in tal senso è consistito nell’essere stato un territorio d’invenzione, accoglienza e sperimentazioni radicali.
La Mostra Internazionale di Architettura ha scelto come tema l’arte di abitare il deserto. Deserto, un termine sinonimo di vuoto, di spopolato, di nudo. E invece il Regno del Marocco ribalta questo concetto mostrando come l’Uomo sia riuscito a ideare disparati modi di abitarci, coniugando differenti materiali e declinandoli nel tempo. Una sfida in cui si intrecciano modernità e integrazione, antico e contemporaneo.
L’architetto Tarik Oualalou ha invitato architetti nazionali ed internazionali ad una riflessione ponendo la questione ‘Come abitare l’inabitabile ?’
Il Padiglione del Regno del Marocco presenta i molteplici modi di abitare la Città e il deserto, raccontandone l’evoluzione un decennio per volta, partendo dal 1914 al 2014, che corrisponde al periodo proposto dalla stessa Biennale. In questo percorso temporale, una cesura fondamentale è rappresentata dal discorso del 1986 che Sua Maestà Hassan II (1929 – 1999) pronunciò al convegno degli Architetti a Marrakech.
L’architettura è dialogo dell’Uomo con la sua terra e del passato col suo futuro. Un dialogo in cui il padiglione del Regno del Marocco racconta alcune città tra cui Fez, Casablanca, Agadir, Boulemane e arriva al suo deserto.
La presenza alla Biennale di Venezia è un’occasione fondamentale per conoscere la storia di queste evoluzioni.
IL COLLEGIO DEGLI ARCHITETTI
Nel Regno del Marocco l’unico istituto sostenuto per la formazione degli architetti è la Scuola Nazionale di Architettura (ENA).
La storia in pochi cenni
- 1981: Creazione della Scuola Nazionale di Architettura a Rabat, la prima scuola specializzata in architettura in Marocco
- 1986: Creazione dell’Ordine degli Architetti e proclamazione il 14 gennaio della Giornata Nazionale dell’Architetto
- 2009: Installazione e avviamento della Scuola di Architettura di Fès (succursale dell’ ENA Rabat).
- 2009: Installazione e avviamento della Scuola di Architettura di Tétouan (succursale dell’ ENA Rabat).
- 2012: Installazione e avviamento della Scuola di Architettura di Marrakech (succursale dell’ ENA Rabat).
Direzione di Ricerca
L’ENA è dotata di una Direzione di Ricerca che permette lo sviluppo della ricerca, la sua valorizzazione e l’arricchimento della conoscenza ad ogni livello di formazione dell’architetto partendo dalla formazione iniziale alle formazioni dottorali e alle nuove filiali di specializzazione o di ricerca.
La Direzione di Ricerca assicura il controllo degli studi o delle ricerche pre- operazionali, per mezzo di convenzioni e di contratti di ricerca per conto delle amministrazioni, degli organismi pubblici o semi pubblici, delle agenzie urbane e delle collettività territoriali.
Partenariato:
La Scuola Nazionale di Architettura definisce una strategia di partenariato sul piano locale, regionale, nazionale e internazionale. Questo partenariato consiste nell’organizzare degli incontri regolarmente con esperti e stabilire delle convenzioni accademiche permettendo degli scambi di conoscenza, di esperienza tra studenti.
Abbiamo ad esempio, al livello del “Dipartimento della scienza di ingegneria civile e dell’architettura (Politecnico di Bari) il laboratorio “Marocco” di ricerca architettonica sul Regno del Marocco. Tra i progetti di ricerca nel laboratorio:
- Progetto di sintesi: Riconfigurazione del paesaggio della “palmeraie” (il palmeto) della valle del Dadès. Tesi di Ricerca: Architettura dei Tighremt e caratteri del paesaggio del Marocco pre-sahariano.
- Progetto di sintesi: Progetto di riqualificazione dell’oasi di Zagora
Tesi di Ricerca: Ipotesi di riqualificazione paesaggistica dell’oasi di Ternata – Zagora (Marocco)
In seguito troveremo le università con le quali l’ENA cura delle convenzioni in partenariato:
Italia:
- Politecnico di Bari ;
- L’Università di Roma La Sapienza ;
- Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria ;
- Università degli Studi di Parma ;
Francia:
- Istituto D’urbanismo di Lione
- Scuola Nazionale superiore delle arti applicate e dei mestieri d’arte Parigi – Francia
- ARVHA
- La città dell’architettura e del patrimonio
- Conservatorio Nazionale delle arti e dei mestieri
- Scuola Nazionale Superiore di Architettura di Lione
- Istituto D’urbanismo di Lione
- Istituto di Studi Politici
- ENSA Parigi – Valle della Senna
- Scuola di Architettura di Grenoble – Francia
- Scuola Nazionale Superiore d’Architettura di Marsiglia
- Scuola di Architettura di Parigi la villette
- REMPART : Rete di Associazioni al Servizio del Patrimonio ;
Belgio:
- Facoltà di Architettura La Cambre Horta
Algeria:
- Politecnico di Architettura e di Urbanismo Algeri
Germania:
- HOCHSCHULE FUR TECHNIK STUTTGART
Spagna:
- Università Politecnico di Valenzia
- Università della Coruña
Libano
- Università Saint-Joseph Beirut Libano
Fonte :