30 marzo 2015

“L’economia marocchina è “sulla buona strada”, ha sottolineato Jean-François Dauphin, Responsabile della divisione dei paesi francofoni del Dipartimento Medio Oriente e Asia centrale presso il Fondo monetario internazionale, osservando che nel medio termine, “le prospettive restano promettenti.”

Durante l’ultimo decennio, una notevole diversificazione è stata accompagnata da una crescita elevata, associata ad una significativa riduzione della povertà, ha sottolineato Jean-François Dauphin in un articolo pubblicato venerdì dal sito web di notizie “Al Huffington Post Maghreb “.

Dal titolo “l’economia marocchina sulla buona strada,” il Responsabile del FMI sottolinea che “la trasformazione dell’economia gli permetterà oggi di ritrovarsi su una solida base di agricoltura, di risorse minerali (fosfato), d’industrie tradizionali (ad esempio tessili) e nuove (automobile, aeronautica, elettronica) e di servizi (banche, telecomunicazioni). I mercati si sono diversificati. Se l’Europa rimane il suo principale partner, il Marocco trae sempre di più della sua geografia, crocevia tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente, dall’Atlantico e dell’Africa sub-sahariana. Quest’ultima, in particolare, è una destinazione crescente delle esportazioni marocchine, risultato di una deliberata strategia di volgersi verso un mercato con un grande potenziale .” A medio termine le prospettive restano promettenti.

Altre riforme sono auspicabili, ha detto, citando in proposito il continuo miglioramento del clima degli affari, con, in particolar modo, maggior trasparenza e concorrenza e semplificazione amministrativa per rafforzare la competitività.

Le autorità marocchine si sono impegnate sulla via di tali riforme, ha  osservato il Responsabile del Fondo monetario internazionale