MAROCCO DOSSIER

INDH: Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano

Lotta contro la povertà rurale, la precarietà  e l’esclusione sociale nelle aree urbane, Programma trasversale, Aggiornamento territoriale

L’Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano, lanciata da Sua Maestà il Re Mohammed VI il 18 Maggio 2005, si esplicita in una lotta contro la povertà, la precarietà e l’esclusione sociale, attraverso la realizzazione di progetti di sostegno alle infrastrutture di base, progetti di formazione e rafforzamento delle capacità, di animazione sociale, culturale e sportiva, come anche la promozione di attività generatrici di reddito e posti di lavoro.

 Obbiettivi raggiunti nella prima fase 2005-2010, quattro programmi a favore di diversi target:

  • Programma per la lotta contro la povertà nelle aree rurali: coinvolti 403 comuni rurali il cui tasso di povertà è superiore al 30%
  • Programma contro l’esclusione sociale nelle aree urbane: destinato a 264 quartieri all’interno di grandi città (oltre 100.000 abitanti)
  • Programma per la lotta contro la precarietà: a beneficio di 8 categorie sociali in situazioni precarie, in particolare i giovani senza tetto, i bambini di strada, gli anziani poveri, ecc.
  • Programma trasversale dedicato ai comufni non interessati, basato sul progetto di presentare ricorso

Seconda fase 2011-2015, lanciata da Sua Maestà il Re Mohammed VI a Jerada il 4 Giugno 2011

  • Quinto Programma: Aggiornamento Territoriale

È una fase che garantisce quindi una velocità maggiore rispetto a quella della prima fase e viene definita, tra l’altro, da un aumento delle competenze, una crescita del bilancio che è ora di 17 miliardi di dirham, un’estensione del target per coprire 702 comuni rurali e 532 distretti urbani e l’aggiunta di un quinto programma dedicato all’Aggiornamento Territoriale. Con un budget totale di 5 miliardi di dirham, questo quinto programma andrà a diretto vantaggio di 1 milione di beneficiari che vivono in 3.300 villaggi, soprattutto in termini di infrastrutture e servizi di base.

Quadro di bilancio INDH

Il bilancio stanziato per la fase 2011-2015 si concentra su un totale di 17 miliardi di dirham. Le fonti di finanziamento sono:

Bilancio generale dello Stato: 9,4 miliardi di dirham

Collettività locali:                      5,6 miliardi di dirham

Istituzioni pubbliche:               1 miliardi di dirham

Cooperazione internazionale: 1 miliardi di dirham

L’INDH è un’iniziativa marocchina che ha introdotto dei rinnovamenti nei metodi di gestione della cosa pubblica, ponendo l’individuo al centro delle priorità nazionali e delle sfide della democrazia e dello sviluppo. È quindi opportuno sottolineare con forza che l’Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano ha consentito il rinnovo dell’azione pubblica attraverso l’istituzione di una nuova governance basata su uno specifico disegno organizzativo, inclusivo e partecipativo.

Avendo una composizione tripartita (Eletti, Servizi statali decentrati, Volontari), gli organi di governo dell’INDH forniscono degli spazi di identificazione dei bisogni, di pianificazione, di deliberazione, di consultazione, di monitoraggio e di valutazione con l’obiettivo di ottimizzare gli sforzi delle varie parti interessate e da lì permettere una convergenza in grado di promuovere lo sviluppo locale integrato.

 Con la sua originalità e aspetti innovativi, la INDH si basa su un insieme di valori ossia, la dignità umana, la fiducia dei marocchini in se stessi e nel futuro del loro paese, la partecipazione della popolazione interessata attraverso la diagnosi partecipativa e la declinazione delle esigenze espresse in progetti. Inoltre, il buon governo e la sostenibilità si aggiungono a questi valori che rafforzano una governance intelligente, democratica, e che dà la possibilità a tutti gli attori dello sviluppo di essere profondamente coinvolti nel processo decisionale degli affari pubblici .

Coinvolgimento della società civile in tutte le fasi di attuazione dell’INDH

Proattiva e multidimensionale, l’INDH si basa su un approccio decentrato che promuove l’accesso alle sfere decisionali. In questo processo deliberativo e partecipativo, il settore del volontariato ha un posto importante di interazione con i funzionari eletti e rappresentanti dell’amministrazione.

Parlare della società civile richiama così l’Alta Volontà Reale di permettere a tutti i marocchini di partecipare individualmente e collettivamente al lavoro di sviluppo. Il coinvolgimento proficuo della società civile ai progetti INDH riflette la consacrazione della cultura della partecipazione in particolare attraverso l’istituzione di organi di governo a livello territoriale.

Infatti, tutti i progetti INDH emanano dal popolo attraverso la diagnosi partecipativa condotta dalle Squadre di animazione dei comuni e dei quartieri, che offrono sostegno locale favorendo così una migliore espressione delle esigenze che provengono della popolazione interessata.

Un approccio decentrato basato su convergenza e sinergia

L’INDH rientra in una logica di complementarietà e non sostituisce i programmi settoriali. In questo contesto, numerosi progetti sociali strutturanti e azioni sociali sono emersi in una varietà di campi sociali specialmente in termini di salute, di infrastrutture, di attività di generazione di reddito e di occupazione, di istruzione, di formazione, ecc.

Più concretamente, l’azione dell’INDH non contribuisce solo alla costituzione di nuovi progetti strategici e generatrici di reddito, ma anche all’ottimizzazione delle risorse e dei mezzi esistenti, per migliorare i servizi offerti e ampliare la portata dei vari attori dello sviluppo.

Così, un reale e forte decentramento e una migliore armonizzazione dei metodi e degli strumenti di lavoro sono sfide importanti per impiantare una convergenza e una sinergia tra i vari programmi.

CONCLUSIONE

Lontano dall’essere un progetto di circostanza, l’Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano è un cantiere permanente che pone l’uomo al cuore dello sviluppo e rifiuta la fatalità della povertà e dell’esclusione.