MAROCCO NEWS

#Marocco: approccio d’avanguardia contro il terrorismo

12 marzo 2015

Il ministro dell’Interno del Marocco, Mohamed Hassad, ha illustrato, mercoledì ad Algeri, il metodo all’avanguardia, adottato dal Regno del Marocco nella lotta al terrorismo, all’estremismo e alla criminalità organizzata.

L’approccio adottato dal Regno si è distinto, sin dall’inizio del terzo millennio, per  la sua globalità e il coinvolgimento dell’insieme degli attori al fine di affrontare questi fenomeni che rappresentano una minaccia per la sicurezza e la stabilità nel mondo, in particolare nella regione araba, diventata, purtroppo terreno fertile per la maggior parte di focolai di tensione, ha detto Hassad in una presentazione esaustiva, supportata da statistiche e dati concreti, in apertura della 32a sessione del Consiglio dei ministri arabi degli Interni.

Questi ha dato, tra l’altro, un’ampia panoramica degli aspetti della strategia del Regno in questo settore, sottolineando il suo carattere integrato e multidimensionale, a partire dalla ristrutturazione del campo religioso, attraverso l’aggiornamento dell’arsenale giuridico per arrivare al sostegno sociale, al tema dello sviluppo e alla visione a lungo termine nelle attività dei servizi di sicurezza.

Per quanto riguarda la dimensione religiosa e spirituale, Hassad ha ribadito l’estrema importanza riconosciuta dal Regno alla ristrutturazione del campo religioso “attraverso l’attaccamento all’unità di culto della nazione, ai precetti tolleranti dell’Islam, e ai valori del giusto mezzo e dell’alterità”.

Facendo riferimento alle questioni di sostegno sociale e di sviluppo, il ministro ha esaminato gli sforzi del Regno per la consacrazione di “uno sviluppo umano equo e completo, in un clima politico improntato al multipartitismo e alla gestione democratica delle differenze.”

In questo contesto ha sottolineato il ruolo centrale dell’Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano  (INDH), lanciata nel 2005 da Sua Maestà il Re Mohammed VI.

Su un altro piano, il Ministro Hassad ha posto l’accento sugli sforzi del Regno in termini di aggiornamento dei testi di legge. Ad esempio, le modifiche apportate al Codice di procedura penale hanno riguardato il riciclaggio di denaro, il finanziamento e l’apologia del terrorismo o la propaganda a favore delle organizzazioni terroristiche.

Il ministro ha menzionato anche gli sforzi dei servizi di sicurezza per la lotta, sul campo, a questi mali. Ha esposto, a tal proposito, le grandi linee del dispositivo di sicurezza “Hadar”, che rappresenta uno dei nuovi meccanismi per consentire alle autorità pubbliche di anticipare la minaccia del terrorismo, tenendo conto del continuo sviluppo dei suoi metodi e della sua natura.