29 gennaio 2016

Marrakech, 27/01/2016 – Il Congresso “I diritti delle minoranze religiose nei Paesi musulmani: il quadro legale e l’invito ad agire” ha concluso i suoi lavori mercoledì a Marrakech.

Durante l’occasione i partecipanti all’evento hanno invitato le diverse comunità religiose accomunate dallo stesso legame nazionale a ricostruire il passato attraverso la valorizzazione del patrimonio comune e ad agire in favore di una fiducia scevra dalle tentazioni della scomunica e della violenza.

Hanno poi invitato la comunità internazionale a promulgare leggi di condanna degli insulti contro la religione, degli attacchi ai valori sacri e ai discorsi d’incitamento all’odio e al razzismo e hanno lanciato un appello ai politici e ai responsabili in favore dell’adozione di misure costituzionali, politiche e giuridiche per dar vita alla cittadinanza contrattuale e sostenere le iniziative volte a rafforzare i legami d’intesa e di convivenza tra le comunità religiose presenti nelle terre dell’Islam.

Hanno inoltre invitato gli intellettuali e la società civile a favorire la sensibilizzazione alla difesa delle minoranze religiose nella società musulmana e dei loro diritti.

I lavori del congresso sono stati coronati dall’adozione della Dichiarazione di Marrakech, un documento che, tra le altre cose, ribadisce come gli obiettivi della “Carta di Medina” contengano molti principi della cittadinanza contrattuale, quali  la libertà di culto, la libertà di movimento e la libertà di possesso dei beni.

I partecipanti hanno infine sottolineato la necessità d’instaurare un clima di cooperazione tra tutte le religioni.

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